TEATRO

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PHOTO: GUERRA | BRAZZIT | MACCHIA

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LAST WORKS

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FOTOGRAFIA

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Jesus is Lord

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Black Spark

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Plain

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Sold Out

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Arrow

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The Cell

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“Quando parlo di silenzio non intendo il silenzio della propria voce, un silenzio rinunciatario, complice, passivo, ma attivo e reattivo dentro la forma dell’opera. Parlo del silenzio come di una materia, come un grido. Una presenza e un gesto oggi necessari all’interno di un discorso sull’arte e, anche se potrà sembrare un paradosso, un modo di assumere una posizione.
Una reazione e un rifiuto di quel linguaggio inacettabile che fa del clamore demagogico, della spettacolarità, del gratuito e della superficialità il principale obiettivo. Il silenzio è un modo di rendere imprendibile il pensiero, un segno di fermezza, poichè il silenzio non significa solo silenzio, ma significa anche non concedersi e non concedere nulla. C’è l’esigenza che l’arte di oggi, in gran parte asservita, esca da molti compromessi e ambiguità. […]
Dovremmo prendere coscienza di una nostra globale condizione tragica e sentirci piuttosto come suppliziati che chiamano attraverso le fiamme. […]
La cosa più urgente non mi sembra l’ubriacarsi di quella cultura dell’effimero la cui esistenza, per usare le parole di A.Artaud “non ha mai salvato nessuno dall’ansia di vivere meglio”, ma estrarre da ciò che crediamo sia davvero e profondamente la cultura o l’arte, idee la cui intensità e forza siano pari a quella della fame. Per un artista l’arte è l’unica, silenziosa, forma di esistenza e resistenza. […]
C’è un’eredità spirituale che non deve essere dissipata. Un dovere e una conseguente responsabilità che gli artisti devono assumersi; non smarrire il senso profondo del proprio passato artistico, storico e morale, perchè dentro questa dignità è scritto tutto e solo quello di cui abbiamo veramente bisogno: una verità.
L’arte deve ritornare ad essere arte, tornare a parlare al cuore dell’uomo. Nell’infanzia del tempol’arte fu preghiera. Poco è rimasto di quella infinita bellezza. Ora non siamo più capaci nemmeno di pregare.
Camminano come cechi fra le rovine.”
Da UNA FEDE IN NIENTE MA TOTALE di Claudio Parmiggiani

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ABOUT

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Diplomato in Fisica Industriale si è laureato in Teoria e Storia della Scenografia al DAMS di Bologna. 

Ha perfezionato gli studi in diversi istituti e accademie italiane tra cui Philips Lighting Academy.

Dal 2000 al 2010 ha gestito con Associazione Cantharide, nel ruolo di responsabile tecnico, il teatro Spazio Binario.

Nel 2007 ha fondato, con la danzatrice Silvia Urbani, Compagnia Urbani-Guerra, gruppo di danza contemporanea impegnato nello studio del rapporto tra corpo e luce.

Nel 2018 ha fondato Wabi Studio, progetto che si occupa di lighting design per l’architettura.

In questi venti anni ha collaborato con prestigiose realtà italiane ed internazionali tra cui Lamborghini, Intimissimi, BMW, MAST, Tamoil, IMA, Opificio Golinelli, Maserati, Unipol e tanti altri.

Recentemente ha curato il disegno luci per i progetti teatrali Von di Daniele Albanese, Golden Variation di Camilla Monga e First Love di Marco D’Agostin.[/vc_column_text][us_separator][/vc_column][vc_column width=”1/6″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]CONTATTAMI[/vc_column_text][us_cform items=”%5B%7B%22type%22%3A%22text%22%2C%22placeholder%22%3A%22Nome%22%2C%22required%22%3A%221%22%2C%22icon%22%3A%22far%7Cuser%22%7D%2C%7B%22type%22%3A%22text%22%2C%22placeholder%22%3A%22Email%22%2C%22required%22%3A%221%22%2C%22icon%22%3A%22far%7Cenvelope%22%7D%2C%7B%22type%22%3A%22text%22%2C%22placeholder%22%3A%22Telefono%22%2C%22icon%22%3A%22far%7Cphone%22%7D%2C%7B%22type%22%3A%22textarea%22%2C%22placeholder%22%3A%22Messaggio%22%2C%22required%22%3A%221%22%2C%22icon%22%3A%22far%7Cpencil%22%7D%5D” button_text=”Invia messaggio”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][/vc_column][/vc_row]


WABI STUDIO _ VINTAGE INDUSTRIAL DESIGN

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WABI STUDIO | WABI-SABI

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QUANDO IL TEMPO DIVENTA ARTE

Wabi Studio presenta una collezione di lampade e arredi.

La nostra passione e’ per gli ambienti in stile industriale, progettati e arredati con elementi veri, originali, materici, oggetti introvabili capaci di restituirci il grande fascino del tempo passato.

Le lampade presentate sono tutti elementi originali restaurati, scovati nelle vecchie fabbriche e officine d’Europa.

Gli arredi si dividono in due famiglie, oggetti originali vintage ed elementi realizzati su richiesta, progettati da Wabi Studio e prodotti da artigiani in Italia.

La collezione si rinnova mensilmente con nuovi arrivi sempre diversi ed originali.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_column_text]

GLI OGGETTI WABI-SABI ESPRIMONO IL TEMPO CHE SI È FERMATO

Wabi-Sabi è una filosofia giapponese. Wabi-Sabi e’ la bellezza delle cose imperfette, temporanee e incompiute. E’ la bellezza delle cose umili e modeste. E’ la bellezza delle cose insolite.

Gli oggetti wabi-sabi sono fatti con materiali vulnerabili agli agenti atmosferici e alla manipolazione umana. Registrano il sole, il vento, il lavoro, il caldo e il freddo in un linguaggio di scolorimento, ossidazioni, opacizzazioni, macchie, incurvature, bozze, deformazioni, avvizzimenti e crepe.

Le nostre lampade, anche dello stesso modello, possono presentare dettagli differenti a seconda dell’anno di produzione e della loro singola storia, ogni lampada rappresenta così un oggetto unico e irripetibile.

Gli oggetti Wabi-Sabi conservano intatti grande temperamento e personalità.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

VISITA IL SITO

WWW.WABISTUDIO.IT

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LIGHTING DESIGN

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ARTE

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LAST WORKS

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EVENTI

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LAST WORKS

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INTERIOR DESIGN

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LAST WORKS

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